Il Dipartimento ha ravvisato la necessità di rivisitare il quadro regolamentare del settore degli artificieri, troppo spesso caratterizzato da una non omogeneità di esperienze e procedure.
In effetti, la mole di disposizioni intervenute e stratificatesi nel corso degli anni ha determinato un panorama disarticolato e frammentario, tale da causarne una fruibilità difficoltosa.
Per assecondare l’esigenza di razionalizzazione e delineare competenze e profili di responsabilità è stato, quindi, predisposto l’allegato documento che ha l’ambizione di rappresentare “il Testo Unico” del mondo degli artificieri.
L’elaborato, nell’assorbire/abrogare 9 precedenti circolari e richiamare 10 provvedimenti normativi/regolamentari di altri Organi dello Stato, da un canto, “mette ordine” indicando un definito profilo organizzativo, dall’altro introduce alcuni aspetti di novità. In particolare:
Il contributo riorganizzativo:
- individua i soggetti che, nell’ambito degli Uffici territoriali, debbono richiedere o disporre l’impiego degli artificieri in sede e fuori sede;
- definisce le caratteristiche dei locali degli uffici di polizia ove devono essere conservati i materiali e le dotazioni di competenza;
- illustra le modalità di intervento sulle diverse tipologie di materiale esplodente, da quello pirotecnico al presunto ordigno improvvisato.
Le novità:
- la composizione del c.d. team artificieri;
- l’enucleazione di alcuni profili operativi e gestionali di competenza dei Questori, da considerare non
La parte più rilevante è costituita dallo sforzo interpretativo per dare identità alla c.d. “seconda figura” del team. E’ previsto’, infatti, che l’artificiere sia “impiegato di norma in coppia”, ma ove il secondo artificiere non sia presente2, il team deve essere composto necessariamente da un artificiere e da un operatore “generico” in possesso di determinate caratteristiche.
La nuova impostazione provvede, quindi, alla “strutturazione” di questa figura nell’ambito dell’organigramma degli Uffici ed alla sua denominazione quale “operatore di supporto per l’artificiere” 3.
Unitamente all’Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato, è stato allo scopo elaborato un percorso formativo, che prevede seminari di 3 giorni per operatori di polizia “generici”, da tenersi nelle rispettive sedi di servizio, a cura degli artificieri ivi in forza4. Il personale così formato, all’esito, potrà continuare a svolgere anche le mansioni ordinarie.
Al fine di assecondare in modo consapevole e partecipato il nuovo modello gestionale proposto, i Signori Questori, d’intesa con i Dirigenti delle Zone di polizia di frontiera sedenti nell’ambito della provincia5, vorranno organizzare al più presto il kick-off, quale momento di illustrazione e condivisione del “nuovo corso” ai funzionari ed al personale interessato.
LEGGI IL COMPENDIO PER APPROFONDIRE
Organizzazione, formazione ed impiego degli artificieri della Polizia di Stato
LA SEGRETERIA NAZIONALE