Dal 1° aprile chi ha meno di 50 anni d’età non dovrà più esibire il green pass per lavorare. A chi li ha compiuti (o li compirà entro il 15 giugno), invece, l’obbligo di esibire il «super green pass» per lavorare resterà fino al 15 giugno. È la (paradossale) situazione che si verrà a creare a fine mese, con lo stop allo stato d’emergenza Covid. A spiegarlo è il ministero del lavoro nella nota prot. n. 2003/2022 di ieri, fornendo chiarimenti sul green pass e partecipazione alle attività vincolate al reddito di cittadinanza (RdC). Green pass e lavoro. Dal 15 ottobre il green pass è un requisito indispensabile per accedere ai luoghi di lavoro, cioè per svolgere ogni tipo di attività lavorativa e/o di formazione e/o volontariato.
Su questo è intervenuto anche il sottosegretario al Ministero della Salute Costa che ha parlato di «una valutazione che stiamo facendo di anticipare la possibilità per gli over 50 di andare al lavoro con il Green Pass base (anziché quello rafforzato), ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni». «Una data precisa ancora non c’è – ha aggiunto Costa – ma l’ipotesi è anticipare la data del 15 giugno». Si parla di maggio.
Insomma, per gli over 50 continuerà fino a metà giugno l’obbligo di vaccinarsi (in caso contrario scatta la sanzione di 100 euro) ma prima di quella data potrebbe scattare per loro la possibilità di recarsi al lavoro con il green pass base (quindi basterà un tampone negativo) come succede attualmente per gli under 50.
FONTE LEGGI D’ITALIA