Con l’allegata circolare la Segreteria del Dipartimento, ha voluto richiamare l’attenzione sui criteri riguardanti le corrette modalità di erogazione del “buono pasto giornaliero”, ai fini di una puntuale applicazione della disciplina normativa in materia e di una più efficace e razionale gestione delle risorse.
In sintesi la predetta circolare mette in evidenza in più passaggi che il ticket rappresenta solo un servizio sostitutivo alla mensa obbligatoria che è e rimane l’opzione primaria. Infatti l’articolo 1 délla legge 18 maggio 1989, n. 203 riconosce in primis il diritto al béneficio della fruizione della mensa obbligatoria di servizio per specifiche tipologie di contesti di impiego e ambientali, nei quali il personale viene a trovarsi;
Nelle situazioni in cui sia impossibile assicurare il funzionamento della mensa obbligatoria di servizio, il primo comma dell’articolo 2 della citata legge n. 203/1989 prevede che si debba provvedere, in ordine di preferenza, alla stipula di convenzioni con altre amministrazioni o enti pubblici dello Stato che gestiscono mense per il proprio personale o con esercizi privati;
Da ultimo, in alternativa alle convenzioni con esercizi privati e qualora sia stato verificato che le stesse non consentano la fruizione di un pasto completo, ai sensi dell’articolo 35 del D.P.R. n. 254/1999 è stata introdotta la possibilità di erogare il “buono pasto giornaliero” (ticket). Tale servizio, come illustrato nelle richiamate circolari, sussiste anche:
- qualora nella sede di servizio sia presente una struttura di mensa alla quale non risulti oggettivamente possibile accedere per motivi logistici o di servizio e non sia altresì possibile stipulare convenzioni con esercizi privati di ristorazione;
- nel caso in cui gli orari di chiusura della mensa non consentano al personale, in relazione all’orario di servizio svolto, di fruire della mensa medesima, compreso il caso in cui il dipendente potrebbe fruire del “sacchetto viveri”, che gli dovrà essere fornito solo su sua espressa richiesta.
Il quadro concisamente delineato, pertanto, individua le soluzioni alternative al beneficio della mensa obbligatoria di servizio, tra le quali, quindi, il ricorso al “buono pasto” (ticket) che deve essere considerato quale ultima forma sostitutiva o residuale di vettovagliamento.
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Servizio sostitutivo di mensa – attribuzione buoni pasto
LA SEGRETERIA NAZIONALE