Quanto accaduto presso la Scuola allievi agenti di Piacenza nella giornata del 2 febbbraio u.s. ha dell’incredibile.
60 uomini del VII° Reparto Mobile di Bologna sono stati comandati in servizio fuori sede a Piacenza per un incontro di calcio (Piacenza-Cesena), con partenza alle ore 11.50 di domenica 2 febbraio.
Ebbene questi poliziotti dopo circa 10 ore di servizio svolto all’esterno dello Stadio, in condizioni metereologiche particolarmente avverse, con freddo e umidità, alle ore 21.00 hanno raggiunto la mensa della Scuola Allievi Agenti di Piacenza al fine di consumare il secondo ordinario, prima del rientro definitivo nella propria sede di Bologna.
Orbene il predetto Istituto, dovrebbe essere un reparto abbastanza rodato, ovvero abituato a fornire un servizio di mensa onorevole e dignitoso ad un numero elevato di operatori di polizia, almeno lo credevamo fino a ieri sera, anche perché si trattava di un evento già programmato, in sostanza una situazione ordinaria.
E invece nella fattispecie, il predetto Istituto ha realmente dato una pessima prova di se, somministrando delle pietanze al limite del commestibile, cibi oggettivamente inaccettabili dal punto di vista umano, al punto che, nonostante la stanchezza e la fame, dopo circa dieci ore di lavoro continuativo, questi 60 poliziotti, sono dovuti rientrare in sede a digiuno.
A tal proposito, giova precisare, che i numerosissimi messaggi di indignazione ricevuti, corredati da foto esplicite ed eloquenti, in aggiunta alla segnalazione giunta dalla nostra Segreteria Provinciale, tolgono ogni dubbio sulla veridicità delle nostre affermazoni.
Stante quindi lo sgradevole ed inaccettabile evento, preso atto della gravità di quanto accaduto, non potendo tollerare che il personale della Polizia di Stato, possa venire mortificato in questo modo e offeso nella propria dignità di uomo, tenuto conto che anche un solo episodio di questo genere è giusto e corretto che non passi inosservato, questa O.S. ha scritto al capo della Polizia affinche valuti un autorevole intervento per richiamare questo istituto a mantenere uno standard qualitativo del servizio di mensa, non diciamo elevato, ma quanto meno dignitoso e onorevole, per chiunque si trovi a consumare un pasto in quest’Istituto.
Tutto ciò anche al fine di elevare l’attenzione sulla problematica che invero risulta più ampia di quanto si possa pensare e non circoscritta alla sola scuola di Piacenza.
Siamo consci che tale intervento può sembrare forse eccessivo ma a nostro avviso non lo è, stante il grave senso di abbandono e l’alto grado di sfiducia generale che negli ultimi tempi i poliziotti nutrono nei confronti dell’amministrazione, sentimenti che in qualche occasione, come ci raccontano le cronache, possono sfociare anche in eventi drammatici come il suicidio. In tale ottica riteniamo che per combattere tale gravissimo e dilagante fenomeno e necessario intervenire cominciando dalle piccole cose, ovvero quelle cose che agli occhi dei più, possono sembrare insignificanti, ma che invece per un poliziotto sfiduciato, malpagato, particolarmente stressato e magari vulnerabile psicologicamente, rischiano di avere un peso molto diverso e un’importanza diversa.
nota capo della Polizia – mensa Scuola Allievi Agenti Piacenza
LA SEGRETERIA NAZIONALE