Era il 4 luglio 2014 quando il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha diramato la direttiva per gli accertamenti preventivi nei confronti del personale impegnato nelle attività di soccorso e assistenza ai migranti.
La direttiva n° 556/A.1/1/132/14 infatti, detta regole chiare e specifiche che prevedono in capo ai dirigenti degli uffici l’obbligo di individuare il personale che viene impiegato, anche occasionalmente, in attività di soccorso, accoglienza, scorta, accompagnamento ecc.. ai migranti e segnalarlo all’ufficio sanitario provinciale competente che procede poi ai controlli preventivi, ovvero sottoponendo i dipendenti al test tubercolino mediante intradermoreazione secondo Mantoux;
Le direttive peraltro erano già state impartite nel tempo con due diverse circolari n. 850/A P1-2161 del 14.2002 (Infezione tubercolare. Indagini di screening nel personale della Polizia di Stato) e n.850/A-P/1-1505, del 25/03/2009 (Misure procedurali per la tutela degli operatori della Polizia di Stato dal rischio di infezione tubercolare).
Ebbene in un periodo come quello attuale, in cui il livello di rischio di insorgenza di malattie infettive si sta innalzando a livelli così alti, al punto da allertare i più grandi Stati del mondo, i nostri Questori e i Dirigenti dei Reparti Mobili di mezza italia, a distanza di oltre un mese dall’emanazione di questa importantissima direttiva, latitano, ovvvero se ne stanno letteralmente e altamente fregando. Incuranti delle direttive e delle clausole di salvaguardia impartite per la tutela della salute dei poliziotti e incuranti di tutto ciò che sta accadendo intorno a noi, alcuni di questi, addirittura, ci è stato riferito che sono irreperibili perchè sono in vacanza…!!!
I casi di poliziotti che hanno contratto la TBC sono infatti in netto aumento. L’ultimo caso a Pistoia dove un ispettore di polizia è stato trovato dopo un periodo di aggregazione positivo al test di Mantoux.
Ancora una volta la noncuranza, lo scarso interesse per i problemi altrui, la totale mancanza di senso di responsabilità della nostra classe dirigente, emerge evidente in tutto il suo clamore sotto i nostri occhi.
Il senso di impotenza ci pervade poichè la denuncia che quest’associazione intende presentare nei confronti dei responsabili delle gravi violazioni non sarebbe comunque foriera di risultati certi e tangibili in tempi rapidi come invece sarebbe necessario ed auspicabile in questo particolare momento contingente dove i collleghi avrebbero bisogno urgente di ricevere le massime garanzie per prevenire e scongiurare casi di contagio. Invitiamo quindi tutti i colleghi che vengono impiegati in questi servizi a prendere seri provvedimenti in autotutela..!!!
La Segreteria Nazionale