COn cicorlare del capo della Polizia è stato comunicato che la Corte dei Conti ha registrato il D.M. 6 febbraio 2020 che ha rideterminato, ai sensi dell’art. 5, settimo comma, della legge 1° aprile 1981, n. 121, l’intera struttura di livello dirigenziale non generale del Dipartimento.
Il provvedimento è solo l’ultimo di una serie di interventi che si sono succeduti dal 2016 ad oggi, che mira principalemtne ad una semplificazione dei processi decisionali del Dipartimento, alla razionalizzazione delle risorse e ad un maggiore coordinamento con le altre forze di Polizia.
Il processo è stato inaugurato con la rideterminazione del nuovo volume della complessiva provvista di personale dei ruoli civili, operata dal D.P.C.M. 22 maggio 2015, divenuta operativa con il D.P.C.M. 11 giugno 2019, n. 78, che ha ridisciplinato l’organizzazione di livello dirigenziale generale del Ministero, rendendo efficace, tra l’altro, il “taglio” di 29 posizioni di Prefetto, contemplato dal menzionato art. 2 del D.L. n. 95/2012.
Il D.M. 6 febbraio 2020 costituisce un provvedimento di 114 articoli.
Con il varo del decreto ministeriale, vengono definitivamente superate le complessità della precedente situazione che affidava la disciplina dell’ordinamento del Dipartimento a trenta atti ordinativi, adottati tra il 1984 e il 2018. Il D.M. 6 febbraio 2020 sancisce, infatti, l’abrogazione di tutti gli atti ordinativi preesistenti, puntualmente elencati nell’Allegato E allo stesso decreto,
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Circolare Capo Polizia – riorganizzazione ministero
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