In data odierna è stata trasmessa agli organi competenti una proposta organica di revisione delle carriere e delle funzioni secondo i criteri e le linee guida del Nuovo Sindacato di Polizia.
Il progetto, comprensivo di linee guida, criteri generali e proposte concrete, fattibili e sopratutto sostenibili economicamente, è stato elaborato e curato direttamente dal Segretario Generale Roberto Intotero il quale ha cercato di trovare una sintesi delle tante osservazioni, proposte e spunti che a vario titolo i nostri iscritti hanno fatto pervenire alla segreteria nazionale.
Previsto il passaggio per automatismo alla qualifica di sovrintendente allo scoccare del 22° anno di servizio effettivo.
La riforma, secondo la proposta avanzata, dovrebbe interessare nella fase transitoria circa 20.000 assistenti capo, tutti ricompresi alla data di assunzione fino al 31/12/1993. In sostanza riguarderebbe tutti coloro che hanno compiuto il ventiduesimo anno di effettivo servizio al 31 dicembre 2015, i quali, in linea con la proposta ipotizzata, transiterebbero di diritto nella qualifica superiore. In particolare, circa 11.000 (i più anziani a ruolo) dovrebbero trovare collocazione in un ruolo speciale ad esaurimento quali ufficiali di p.g, con l’ equiparazione economica pari a quella dei sovrintendenti e con possibile attribuzione di funzioni diversificate rispetto ai sovrintendenti del ruolo unificato (la legge delega dà ampi margini di manovra in questo senso) e altri 9.000 assistenti capo (a scalare) entrerebbero nella qualifica di sovrintendente del nuovo ruolo unificato (con relativo adeguamento del livello retributivo).
Inoltre, la predetta fase transitoria dovrebbe interessare anche 2000 agenti scelti che per effetto dell’eliminazione della qualifica rientrerebbero ovviamente nella qualifica superiore (quella di assistente) con conseguente adeguamento retributivo.
Prevista l’assegnazione di 6 punti fissi per gli idonei ai fini del passaggio nel ruolo ispettori. A tal proposito si precisa che non è stato possibile prevedere il passaggio diretto degli idonei nel ruolo dei sovrintendenti non solo per un problema tecnico oggettivo di fattibilità, ma sopratutto per un problema giuridico, essendoci ormai una graduatoria successiva (non ancora dichiarata illegittima) riferita all’ ultimo maxi concorso, la quale dovrebbe essere ricompresa nel progetto di riforma. Una soluzione per noi inaccettabile e da un punto di vista meritocratico, palesemente improponibile.
La riforma complessiva del ruolo unificato, realizzata secondo le nostre linee guida, costerebbe complessivamente 35.880.000.00 Euro, una cifra ragionevole e assolutamente affrontabile, tenuto conto che il punto fondamentale della riforma e focalizzato proprio sulle criticità relative al ruolo agenti assistenti (in particolare degli assistenti capo) i quali rappresentano l’asse portante di quest’amministrazione. Inutile ricordare che il ruolo agenti/assistenti attende da circa 20 anni l’apertura della carriera dalla base.
Altro principio fondamentale che abbiamo voluto introdurre è quello di prevedere il concorso interno per titoli ed esami esclusivamente per i passaggi di ruolo (ispettori e funzionari), abolendolo per i passaggi di qualifica, superando definitivamente la logica dei concorsi annuali per soli titoli ( questi ultimi illegittimi e incostituzionali).
Il concorso interno altresì deve essere aperto a tutto il personale indistintamente senza alcun’altra distinzione di sorta, debellando le riserve oggi esistenti per i sovrintendenti vincitori di concorso, men che meno quelle per i sovrintendenti senza titolo di studio e le riserve per gli ispettori apicali in relazione all’accesso al nuovo ruolo funzionari. La suddivisione di riserve in base alla qualifica rivestita, infatti, a nostro giudizio insindacabile, appare ingiustificata, palesemente discriminatoria e non in linea con i principi di delega, poiché nessuno, secondo il principio della valorizzazione del merito e della professionalità, può rivendicare una via privilegiata per il passaggio di ruolo, ma tutti devono avere le medesime possibilità di raggiungere i propri obbiettivi, con le medesime chance.
Si precisa che le proposte ipotizzate da questa O.S. non appaiono corporative, ma estremamente ragionevoli, scevre da qualsiasi interesse di parte e mirano non solo alla razionalizzazione delle spese e ad una gestione delle risorse umane più semplice e funzionale, ma determinano un riassetto funzionale dei ruoli sostenibile e non discriminatorio, attraverso il principio della valorizzazione del merito e delle competenze professionali a prescindere dalla posizione ricoperta dal dipendente (principio stabilito nella legge delega che deve a tutti i costi concretizzarsi), in un ottica imparziale che non discrimini nessuno e che non sia finalizzata a tutelare aspettative di singole qualifiche o di particolari soggetti, ma che miri esclusivamente all’interesse generale dell’amministrazione e quello collettivo di tutto il personale della categoria.
Invitiamo tutti, quindi, a dare forza a questo progetto di riforma sostenendo questa organizzazione limpida e trasparente, che opera alla luce del solenell’esclusivo interesse dei poliziotti, esercitando senza riserve le proprie prerogative attraverso documenti e atti concreti, ragionevoli, realistici ed economicamente sostenibili, senza scadere nell’ambiguità e nella patetica propaganda spicciola a cui ci hanno abituato i sindacati tradizionali (solo tante chiacchiere e distintivo, ma niente fatti concreti).
Prot. 16-sg-2015 – firma autografa – Proposta di riordino
LA SEGRETERIA NAZIONALE