Oggi vi racconteremo l’odissea capitata ad un Assistente Capo Coordinatore con 29 anni di servizio, il quale dopo una vita trascorsa da pendolare alla Sezione Polizia Stradale di Roma in via Magnasco (24 anni), costretto ad alzarsi tutte le mattine alle 04.30 per arrivare in orario al suo ufficio (il treno parte alle 5.19), nell’attesa di raggiungere quell’inarrivabile sede che è Cassino, ha presentato la domanda di trasferimento per l’Ufficio Ordine Pubblico incardinato nella Segreteria del Dipartimento. Da precisare che si tratta di un ufficio che svolge attività prevalentemente di carattere amministrativo per le quali non sembrano essere necessario avere dei particolari requisiti o qualità professionali. Ciò nonostante il Poliziotto risulta essere in possesso di un eccellente stato matricolare, con rapporto informativo che versa al massimo del punteggio previsto (45+2), mai una punizione nè un richiamo nella sua lunga carriera. L’ufficio peraltro assorbe circa 200 operatori di polizia.
Tale trasferimento, oltre che a dargli nuovi stimoli gli consentirebbe di guadagnare circa un ora di sonno, dal momento che l’ufficio del Viminale, rispetto alla stradale di via magnasco, risulta collocato adiacente alla stazione termini e ciò comporterebbe un accorciamento dei tempi per raggiungere il luogo di lavoro con conseguente miglioramento della sua vita personale e familiare.
Ciò premesso il nostro Ass. Capo coordinatore risultava primo in graduatoria sul portale mobilità per il predetto ufficio, ciò nonostante è rimasto incredibilmente al palo, al suo posto è stato trasferito un altro poliziotto con anzianità di servizio e di sede nettamente inferiore alla sua, proveniente dalla Questura di Roma.
A questo punto il nostro collega, sentendosi ovviamente leso nei suoi diritti per la palese ingiustizia subita, ha presentato formale istanza di accesso agli atti presso la II^ Divisione Trasferimenti al fine di conoscere i motivi del suo mancato trasferimento, nonostante risultasse primo in graduatoria fino al giorno precedente la movimentazione di aprile 2018.
E qui accade l’inverosimile…!!
L’ufficio trasferimenti gli notifica una nota firmata dal Primo Dirigente D.ssa Maria Cristina LONGARZIA, il Vice Questore Aggiunto Isabella LAINO e il Sovrintendente Capo Tecnico Fabio COSCI di cui riportiamo le note salienti:
“Il dipendente chiede di conoscere i motivi alla base del mancato trasferimento_ presso la Segreteria del Dipartimento — Ufficio Ordine Pubblico, ufficio per il quale risultava collocato al primo posto nella graduatoria dei trasferimenti e presso il quale è stato trasferito altro dipendente pari qualifica in forza alla Questura di Roma, in occasione delle movimentazioni avvenute nel mese di Aprile 2018. A tal proposito l’interessato viene reso edotto che il trasferimento al citato Ufficio Dipartimentale, per la peculiarità d’impiego, è subordinato a richiesta nominativa e Nulla Osta della Segreteria del Dipartimento, atti non presenti nel fascicolo del dipendente.” (Leggi la risposta del ministero all’accesso atti 241_90)
In altre parole con la predetta nota il Ministero afferma ufficialmente il principio secondo cui senza una raccomandazione del dirigente all’ ufficio ordine pubblico del Viminale non puoi essere trasferito..!!!
Una affermazione la cui gravità è sotto gli occhi di tutti e a nostro parere, non ha bisogno di essere ulteriormente commentata, dal momento che un simile criterio, oltre a violare il principio di imparzialità della P.A. non è supportato da alcuna norma, ne da alcun regolamento interno alla Polziia di Stato.
In vero l’unica circolare che regola i criteri per i trasferimenti a domanda e la circolare emanata dal Direttore Centrale Risorse Umane Prot.: 333-D/121.M.4/2017 del 15 gennaio 2018 la quale cita testualmente che “L’Ufficio del personale preposto ad esprimere il parere di competenza sulla richiesta di trasferimento potrà inserire e/o modificare lo stesso sino alla validazione della richiesta da parte del Servizio Sovrintendenti, Assistenti ed Agenti. A seguito della validazione delle domande da parte del Servizio Sovrintendenti Assistenti e Agenti, ciascun dipendente potrà prendere visione della propria posizione in graduatoria.“
Risulta evidente quindi che la richiesta di trasfeirmento dell’Assistente capo Coordinatore, risultasse regolarmente validata, avendo ricevuto il parere favorevole di entrambi gli uffici, sia quello di provenienza sia quello di assegnazione, altrimenti il suo nominativo, come prevede la circolare, non sarebbe rientrato nella graduatoria di merito per quell’ufficio.
Ne consegue quindi non solo che la risposta del ministero è formalmente discriminatoria e inaccettabile ma che lo scavalcamento è stato eseguito con modalità palesemente illegittime, ovvero in violazione dei criteri prestabiliti dalla circolare ministeriale ed in sfregio ai più basilari principi del diritto amministrativo.
Si rimane in attesa quindi che gli organismi competenti facciano chiarezza su questa vicenda, tenendo conto che, fino a prova contraria, l’Italia risulta essere ancora uno Stato di diritto..!!
LA SEGRETERIA NAZIONALE