Sembra impossibile credere fino a che punto di bassezza morale possa arrivare un gruppo di soggetti a capo di un sindacato pur di riuscire a danneggiare il poliziotto rivale che gli ha rovinato la festa. Il tipico caso del potere che logora l’uomo..!!!
Era il marzo 2015 quando il consiglio direttivo del UGL Polizia di Stato, durante il primo congresso nazionale, stava per essere sfiduciato a causa di una gestione insoddisfacente, autoritaria e priva, secondo alcuni, dei minimi requisiti di democraticità interna. Questo almeno era il giudizio del UGL confederale che voleva un cambiamento al vertice. Il giovane e brillante Giovanni Iacoi (allora vice segretario nazionale) aveva i numeri nonchè tutte le carte in regola per diventare il nuovo segretario Nazionale e sostituire Valter Mazzetti la cui gestione ultra quinquennale non aveva dato i risultati sperati. Ecco allora che il consiglio direttivo capitanato da Valter Mazzetti lo espelle dal sindacato. Motivo .?? per aver scritto un post su facebook contro la magistratura…!!
Eliminato l’unico ostacolo che si frapponeva tra loro e il potere (ricordiamo che il segretario gestisce una cassa che si aggira sui 500 mila euro all’anno) il vecchio consiglio direttivo elegge per acclamazione (ovvero per battito di mani) nuovamente Valter Mazzetti come segretario nazionale.
Subito dopo l’UGL Confederale, disapprovando i metodi considerati poco democratici, li sfiducia e disconosce il nuovo direttivo nazionale, diffidandolo formalmente, vietandogli persino l’uso del logo (leggi la nota del Segretario Ugl confederale) e intraprendendo una mastodontica azione legale nei loro confronti che tutt’ora è in corso. (Leggi cosa sono stati capaci di fare alcuni poliziotti dell’UGL)
Tutta colpa di Iacoi secondo qualcuno. Ed ecco allora che il segretario Valter Mazzetti invia una colorita NOTA AL CAPO DELLA POLIZIA contenente un implicito invito ad infliggere una severa sanzione disciplinare all’ ex segretario disobbediente. La nota doveva contenere solo comunicare la decadenza dell’incarico ma invece è stata condita con “un’ accozzaglia” di notizie più o meno veritiere al fine di fare sanzionare disciplinarmente chi gli aveva procurato tanti guai. Oggi grazie a questa nota, Giovanni Iacoi rischia la sospensione dal servizio per non aver commesso assolutamente nulla. O meglio per aver espresso delle sue opinioni personali e politiche durante il tempo in cui si trovava in regolare aspettativa per mandato politico.
Si rimane semplicemente disgustati vedendo un sindacato che come tutti dovrebbe avere nel proprio DNA l’ unica missione di tutelare i poliziotti agisca invece allo scopo farli sanzionare, violando quelli che sono i principi fondamentali di un’associazione sindacale. Il patetico istinto vendicativo di questo sindacato ormai allo sbando è foriero di un associazione priva di valori e di principi, sbandata e in preda alla disperazione. La sete di potere forse li ha logorati al punto da perdere di vista la strada maestra…!! E’ proprio il caso di dire che chi lascia la strada vecchia, sà cosa perde ma non sà cosa trova..!!!
LA SEGRETERIA NAZIONALE