TUTTE LE OO.SS. DEVONO LOTTARE UNITE CONTRO IL DECRETO SULL’OBBLIGO DEL GREEN PASS – DIFENDERE IL DIRITTO AL LAVORO E’ PRIORITA ASSOLUTA IN UNO STATO DEMOCRATICO.
Come tutti sanno dal prossimo giorno 15 tutti i lavoratori per poter accedere al posto di lavoro dovranno esibire il green pass. Tale obbligo viene esteso anche a coloro i quali continueranno a lavorare in smart working. Tale estensione, rivela il carattere palesemente discriminatorio del D.L. 127/2021. Una normativa che rivela la totale mancanza di principi etici e morali che ci spinge a chiedere ai sindacati tutti di unirsi a cartello per impedire che un simile “abominio” possa accadere realmente.
La natura del provvedimento, estende l’obbligo del GRENN PASS finanche ai lavoratori in smart working, rendendo di fatto la legge palesemente anticostituzionale. D’altronde il Governo poteva pacificamente imporre il vaccino alla popolazione tutta, ovvero anche ad una singola amministrazione se avesse voluto, ma non lo ha fatto. Una riflessione quindi sorge spontanea: un simile atteggiamento non può non far pensare alla volontà di esimersi dalla responsabilità giuridica che ne sarebbe derivata. Si è scelto, quindi, di non scegliere, andando così a minare un diritto costituzionalmente garantito come il “diritto al lavoro”.
Adottando questa misura coercitiva si mira di fatto ad “estorcere” il consenso informato, obbligando di fatto alla vaccinazione. In molti, infatti, al fine di portare a casa lo stipendio, che spesso, a differenza di alcune categorie più agiate, rimane l’unico mezzo di sostentamento di interi nuclei familiari, si vedranno costretti a sottoscrivere un “consenso” che tale non è, sottoponendosi al vaccino.
Un simile dettame normativo, costituisce a nostro parere un vero e proprio “atto di violenza” che lede tra l’altro i diritti inviolabili della nostra Costituzione.
Per le ragioni sopra esposte, chiediamo a tutte le OO.SS. di tutte le categorie di unirsi a cartello per mettere in atto tutte le iniziative necessarie utilizzando tutti gli strumenti di cui il sindacato dispone per contrastare questa misura ed evitare che entri a regime.
Le mobilitazioni non dovranno coinvolgere solo la minoranza di coloro che non intendono sottoporsi al piano vaccinale, ma dovranno tendere a coinvolgere una larga maggioranza di dipendenti, anche vaccinati, condividendo l’idea che simili ricatti istituzionali non possano cadere inosservati.
Il Governo a nostro parere deve prendere atto del macroscopico errore commesso e tornare sui suoi passi, modificando il decreto, nella consapevolezza che ciò rappresenterebbe un gesto di grande saggezza e di grande lungimiranza che inciderebbe profondamente sull’opinione pubblica a beneficio della società, ridando un senso ai valori (sempre più flebili) della nostra democrazia.
Roma 08/10/2021 LA SEGRETERIA NAZIONALE