Il Consiglio dei Ministri n° 14 del 23 febbraio u.s. ha approvato la delega per il riordino delle carriere delle Forze di Polizia. Il Decreto Legislativo ora si sposterà in Parlamento dove sarà sottoposto ai Pareri Parlamentari delle commissioni competenti per poi ritornare in Consiglio dei Ministri per la sua approvazione definitiva.
Si chiude quindi un ciclo durato quasi 20 anni, e il riordino, come avevamo anticipato già da molti mesi, questa volta è stato realizzato. Le risorse che il Governo ha messo a disposizione sono rilevanti, ovvero 650 milioni per l’anno 2017 e 1 miliardo e 27 milioni a decorrere dall’anno 2018. Ancora qualche giorno sarà necessario per conoscere il DPCM che conterrà la effettiva ripartizione delle risorse tra le varie forze di polizia sciogliendo altresì il nodo del bonus degli 80 euro che in ogni caso è stato confermato.
A queste risorse si aggiungeranno quelle derivanti dal rinnovo contrattuale il cui tavolo delle trattative si dovrebbe aprire entro quest’anno per concludersi entro i primi mesi del 2018.
Il comparto sicurezza quindi torna a respirare e tutti gli operatori di Polizia, Carabinieri, Finanza, Penitenziaria, Forze armate, vigili del Fuoco e soccorso pubblico vedranno presto crescere la propria busta paga, sicuramente non nella misura sperata, ma certamente in misura più che dignitosa, dopo anni e anni di tagli e di decurtazioni.
Spiace constatare che ancora una volta, sindacati privi di una vera coscienza del merito e ignari di cosa significhi realmente valorizzare la professionalità, siano riusciti a dare il loro pessimo contributo, modificando in senso peggiorativo la riforma, squalificando e sminuendo di fatto ruoli e qualifiche, facendo prevalere la politica del regalo “alla carriera“, regalo “per buona condotta” e regalo “per mancato regalo del riordino precedente“, politiche che hanno letteralmente devastato, negli ultimi anni le Forze di Polizia ( in particolare la Polizia di Stato) e che nonostante tutto si continuano a perseguire.
In ogni caso qualcosa di buono nella riforma c’è. Gli aumenti dei parametri stipendiali, per esempio, costituiscono una misura a nostro avviso positiva perchè garantisce equità sociale assicurando a tutti un beneficio economico immediato. Una misura senz’altro più equa di quelle che avvennero in passato nei precedenti riordini dove il beneficio economico immediato ricadde in grande quantità su pochi fortunati riordinati, lasciando a bocca asciutta tutti gli altri.
Nonostante oggi vada di moda la politica della contrapposizione, a prescindere dai contenuti, e sia più conveniente stare dalla parte dei distruttisti e dei populisti, nonostante tutti i guasta feste che continuano ad invocare mobilitazioni e proteste di ogni genere per questo riordino a loro dire iniquo, ci sentiamo di dire che oggi è un giorno positivo per tutte le forze di Polizia, come non se ne vedevano da molto tempo..!!
LA SEGRETERIA NAZIONALE