Nell’ambito della ripartizione dei 100 milioni di euro messi a disposizione per il fondo perequativo destinato alle forze di polizia e alle Forze armate ammonta ad appena 17.217.556 Euro la parte di fondo destinato alla Polizia di Stato per il pagamento degli assegni una tantum mentre 10.646.658 andranno alla Guardia di finanza. Oltre 44 milioni di euro vanno alle forze armate e quasi 17 milioni sono stati accantonati per l’arma dei Carabinieri.
L’entità del pagamento ammonta appena all’ 11,24% dei seguenti emolumenti relativi all’anno 2014:
a) assegno di funzione, con decorrenza giuridica dal lo gennaio 2011 al 31 dicembre 2014;
b) trattamento economico superiore conelato all’anzianità di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica e nel grado, con decorrenza giuridica dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014;
c) incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, con decorrenza giuridica dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014;
d) indennità operative non connesse a progressione in carriera, con decorrenza giuridica dal I o gennaio 201 I al 3l dieembre 2014;
e) progressione di carriera comunque denominata con decorrenza giuridica dal 1o gennaio 2011 al 31 dicembre 2014;
f) classi e scatti di stipendio previsti per il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, che sarebbero stati maturati dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014;
g) 0,75 per cento del trattamento economico in godimento al 1 gennaio 2011 per il personale dirigente e per quello direttivo destinatario del trattamento dirigenziale, interessato all’applicazione dei meccanismi di adeguamento retributivo, di cui all’articolo 24 della legge 23 dicembre 1998, n. 448;
h) scatti convenzionali disposti ai sensi del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, con decorrenza dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014;
i) maggiorazioni delle indennità di rischio spettanti al personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblioa 4 agosto lgge, n. 335, e dell’articolo 45 del C.C.N.L. Comparto aziende e amministrazioni autonome dello Stato del 24 maggio 2000, con decorrenza dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014
Un “contentino” che sarà pagato con le risorse che erano state faticosamente accantonate negli anni (dal 2003 in poi) per il riordino delle carriere e che oggi sono definitivamente svanite. Circa il 30 % del personale riceverà quindi un pò di “bruscolini” utilizzando soldi che erano destinati al bene collettivo generale. Un principio che questa O.S. dall’inizio non ha condiviso.
Infatti l’art. 1, comma 466, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita’ 2014), che ha incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2014 la dotazione del fondo di cui all’art. 8, comma 11-bis, del citato decreto-legge n. 78 del 2010 specifica che: “Al relativo onere, pari a 100 milioni di euro per l’anno 2014, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 3, comma 155, ultimo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (ovvero gli stanziamenti destinati al riordino). Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.”
Decreto 7 agosto 2015 – FONDO PEREQUATIVO –
relazione illustrativa e tecnica
LA SEGRETERIA NAZIONALE