Le parole usate dal Signor Capo della Polizia nei confronti di un poliziotto reo di aver calpestato una ragazza durante delle sommosse di piazza qualche giorno fa a Roma, ci hanno profondamente indignato..!!
La premessa indispensabile è che solo chi conosce bene l’ordine pubblico e ha vissuto la strada, partecipando attivamente agli scontri di piazza in prima fila, chi ha provato sulla sua propria pelle la paura e lo sgomento per l’assordante rumore di una bomba carta esplosa all’improvviso a pochi passi, chi ha provato lo smarrimento di immergersi in una nuvola di gas lacrimogeno rimanendo accecati senza poter respirare per interminabili secondi e senza poter vedere ne sapere dove ti stai dirigendo e cosa accade intorno a te, solo chi ha preso calci pugni, petardi, pietre, oggetti contundenti di ogni peso e misura, sputi, escrementi, vernici e liquidi di ogni genere, respirato e vomitato gas, solo chi è abituato a confrontarsi regolarmente con le adrenaline e le endorfine del proprio corpo può sapere come e quanto questi elementi incidano negativamente e soggettivamente sul comportamento di ogni operatore di polizia. Con questo non vogliamo giustificare nessuno, ma a nostro avviso chi ricopre una carica istituzionale e rappresenta 100.000 poliziotti, non può permettersi di rilasciare dichiarazioni pubbliche usando termini inappropriati e di cattivo gusto per apostrofare il comportamento, seppur apparentemente scorretto, di un operatore di polizia in servizio di ordine pubblico…!!!
Dicesi “cretino”: ” persona in uno stato patologico caratterizzato da arresto dello sviluppo psichico di varia gravità, talora fino all’idiozia” . Se fosse così questo collega non sarebbe idoneo al servizio di polizia…!?!?!
A nostro avviso invece si è trattato di un operatore che ha commesso semplicemente un errore eccedendo nell’esercizio delle funzioni in circostanze molto particolari che nessuno ha il diritto di giudicare preventivamente..!!!.
La politica poi non ci ha messo molto, dopo l’episodio, a prendere spunto per richiedere il numero identificativo degli agenti in servizio di O.P., misura alla quale il NSP si oppone fortemente poichè le forze dell’ordine italiane, nonostante siano stati dimenticati da dio negli ultimi anni, sono ancora sane e lo hanno dimostrato in innumerevoli occasioni. Non c’e’ alcuna necessita di “marcare” gli agenti di polizia perchè quando commettono degli errori si consegnano spontaneamente come avvenuto in questa e in altre circostanze. Un’ulteriore dimostrazione della serietà, dell’onestà e della civiltà di chi svolge la nostra funzione. Oltretutto la statistica ha ormai acclarato che anche in quei Paesi dove si adotta l’identificativo, episodi di violenza si verificano comunque in ogni caso, senza pensare alle centinaia di denunce contro gli agenti che invaderebbero le procure per ogni manganellata presa da qualsivoglia teppistello da quattro soldi..!!!!
Per nostro conto, In un paese dove tutti tendono a generalizzare e dove nessuno ha il tempo ne la voglia di notare le sfumature, quella parola “cretino” mina la credibilità di tutte le forze di polizia, per tanto ad avviso del NSP noi crediamo che una rettifica del Signor Capo della Polizia sia auspicabile prima ancora che opportuna, per non alimentare un conflitto di piazza già sopra ai livelli di guardia, dove i manifestanti potrebbero avere una ragione in più per organizzare sommosse “”visto che ci sono dei cretini che ci lavorano..!!! “”.
la segreteria nazionale