Nell’ambito della delega governativa aperta, con scadenza 30/09/2019, finalizzata all’ adozione di ulteriori disposizioni
integrative e correttive del Riordino delle Carriere approvato con D.Lgs. 95/2017, questa O.S. dopo attenta analisi e confronto, ha formalizzato le sue osservazioni e le sue proposte, attraverso una sintesi delle istanze e delle richieste pervenute dal personale della Polizia attraverso i canali di confronto attualmente amministrati e gestiti dal Nuovo Sindacato di Polizia.
La relazione firmata dal Segretario Generale Roberto Intotero, è state elaborata con l’intento di tutelare in via prevalente, gli interessi generali collettivi del ruolo Agenti/Assistenti, tenendo conto delle criticità oggi esistenti, cercando un alternativa valida agli scompensi e le sperequazioni che le norme della fase transitoria, stanno creando tra il personale, prioritariamente del ruolo agenti assistenti.
Il riferimento è rivolto i primo luogo agli attuali concorsoni per l’accesso alla qualifica di vice sovrintendente, i quali, a parere di questa O.S. costituiscono una vera e propria “offesa” alla meritocrazia, ovvero procedure che mortificano costantemente la dignità di migliaia e migliaia di Agenti di Polizia per le modalità, tutt’altro che imparziali, che tale “pseudo” forma di reclutamento ha stabilito.
La preannunciata ulteriore semplificazione dei predetti concorsi da parte dell’amministrazione, auspicata da taluni sindacati, con le conseguenti modifiche delle categorie di titoli ammessi a valutazione e dei relativi punteggi, sarebbe del tutto inaccettabile, per la semplice ragione che allo stato attuale, ogni minimo cambiamento delle regole in gioco, sarebbe considerato parziale, senza dubbio foriero di enorme malcontento, e visto come un atto iniquo da tutti coloro che dalle predette modifiche sarebbero eventualmente penalizzati, alimentando così una “lotta tra poveri” francamente “indegna” per un amministrazione come quella della Polizia di Stato.
Per non parlare della fase “a regime” che garantirà l’avanzamento per il 70% dei posti ad assistenti capo prossimi alla pensione (33/35 anni di servizio) mediante uno scrutinio per merito comparativo, e per il restante 30% dei posti prevede concorsi interni riservati ad Agenti con un età non superiore 40 anni, lasciando così privi di qualsiasi aspettativa tutta la fascia intermedia degli agenti (15/30 anni di servizio) ovvero un popolo di oltre 35.000 poliziotti. Un sistema di avanzamento che non facciamo fatica a giudicare “penoso” prima ancora che illegittimo.
Per tali motivi, questa O.S. è giunta alla determinazione che per garantire le medesime aspettative di carriera a tutto il personale non vi sia altra soluzione che adottare un modello di avanzamento che garantisca l’accesso alle selezioni per la qualifica di sovrintendete indistintamente per tutti al compimento di una determinata anzianità di servizio.
In tale ottica, abbiamo effettuato una serie di proiezioni, tenendo conto degli organici effettivi attuali e dell’anzianità anagrafica degli operatori ( vedi prospetto ) ed abbiamo verificato che per rendere tale forma di reclutamento compatibile e funzionale al contesto attuale, è necessario individuare un’anzianità minima non inferiore di 28 anni di servizio. Le proiezioni hanno dimostrato che anticipando ancora di più questo dato, si arriverebbe ad una piramide rovesciata (ovvero più sovrintendenti che agenti in pianta organica) una situazione oggettivamente insostenibile e irrealistica, che oltre a creare disfunzioni, svilirebbe e svuoterebbe di ogni significato la qualifica superiore, ripercorrendo le orme dello sciagurato riordino del ’95.
Tutti gli Assistenti capo coordinatori, quindi, secondo la nostra proposta, al compimento del 28° anno di servizio effettivo, acquisiscono il diritto di partecipare alle selezioni per l’accesso alla qualifica di sovrintendente. (vedi relazione per maggiori dettagli)
Questa forma di avanzamento risulta perfettamente sostenibile e consente a tutto il personale della base di raggiungere in maniera uniforme, a fine carriera (35 anni di servizio), l’apice del ruolo (sovr. capo coordinatore) attraverso una graduale crescita professionale e un costante miglioramento del parametro retributivo, con conseguenti benefici sotto l’aspetto motivazionale degli operatori, i quali in questo modo acquisiscono maggiori certezze sul proprio futuro e maggiore consapevolezza delle loro future aspettative e responsabilità.
Tale sistema garantisce altresì il principio di equa ordinazione e non necessita di provvedimenti straordinari di re-inquadramento “ope legis”, trattandosi comunque di un transito mediante un meccanismo selettivo (e necessario) di avanzamento nell’ ambito di un ruolo unitario che ricomprende, oltre al ruolo dei sovrintendenti, anche quello inferiore.
Al contempo ciò garantisce all’ amministrazione il fluido e costante apporto di sotto ufficiali, mantenendo in equilibrio la pianta organica, senza sforzi organizzativi.
La nostra proposta organica di ruoli unificati (leggi per i dettagli) prevede la soppressione del grado di vice sovrintendente e la rimodulazione di alcuni parametri, come da prospetto a fianco riportato, al fine di consentire una graduale costante e progressiva crescita retributiva in relazione alla qualifica posseduta, eliminando i dislivelli esistenti.Le caselle colorate in verde sono i parametri che questa O.S. propone di modificare.
In ogni caso và prevista una clausola di salvaguardia che garantisca al personale di ogni ruolo, il mantenimento della retribuzione più favorevole, pertanto tutti gli attuali sovrintendenti capo coordinatori manterrebbero il parametro a 131
Per effetto dell’eliminazione del grado di “vice sovrintendente” diviene necessario procedere al reinquadramento degli attuali 1.238 vice sovrintendenti all’interno della qualifica “sovrintendente” assegnando loro le medesime decorrenze giuridiche nella nuova qualifica con adeguamento al nuovo parametro.
RUOLO ISPETTORI
In relazione alle problematiche e alle criticità presenti nel ruolo ispettori, abbiamo proposto un intervento per ridurre i tempi di permanenza nelle qualifiche di “ispettore”, “ispettore capo” e “ispettore superiore”, dal momento che allo stato attuale per raggiungere la qualifica apicale di Sostituto Commissario Coordinatore occorrerebbero 30 anni di servizio, un tempo a nostro parere spropositato.
La nostra proposta è la seguente:
- Promozione a “ispettore capo”: si consegue dopo 5 anni (anziché gli attuali 7 anni) maturati nella qualifica di Ispettore.
- Promozione a “ispettore superiore”: si consegue dopo 7 anni (anziché gli attuali 9 anni) maturati nella qualifica di Ispettore Capo.
- Promozione a “sostituto commissario” si consegue dopo 5 anni (anziché gli attuali 8 anni) maturati nella qualifica di Ispettore Superiore.
In questo modo la tempistica per raggiungere il ruolo apicale si ridurrebbe a 24 anni, un tempo considerevole e a nostro avviso ancora insufficiente, ma funzionale alle esigenze dell’amministrazione e che potrebbe essere accettabile sotto il profilo della progressione.
Avendo poi istituito con il D.Lgs. 95/2017 un “principio di annualità” all’ interno di questo ruolo, analogamente a quello dei sovrintendenti, sarebbe necessario inserire una norma che ricolleghi la decorrenza giuridica, cosi come vuole la logica, alla data cui si riferiscono le vacanze, al fine di cadenzare le nomine a ruolo, evitando gli scompensi futuri.
A tal proposito, preso atto del notevole ritardo già accumulato nei concorsi interni per l’accesso a vice ispettore, a nostro avviso sarebbe opportuno, prevedere le seguenti decorrenze giuridiche:
- 9° corso vice Ispettori – ( concorso interno per titoli ed esami a 1400 posti) – decorrenza 1 gennaio 2015
- 10 corso vice Ispettori – (concorso pubblico a 320 posti poi ampliato) – decorrenza 1 gennaio 2016
- 11° corso vice Ispettori – (concorso interno per titoli a 1.000 posti) – decorrenza 1 gennaio 2017
- 12° corso vice ispettori – (concorso interno per titoli a 2842 posti ) – decorrenza 1 gennaio 2018
- 13 corso vice ispettori – (concorso interno per titoli ed esami 501 posti) – decorrenza 1 gennaio 2018
- 14° corso vice ispettori – (concorso interno per titoli a 614 posti ) – decorrenza 1 gennaio 2019
- 15° corso vice ispettori – (concorso interno per titoli ed esami a 263 posti) – decorrenza 1 gennaio 2019
RUOLI TECNICI DELLA POLIZIA DI STATO
concordando per l’avvio del settore di “supporto logistico” ove far confluire tutto il personale privo di esperienza tecnica e titoli specifici, si propone quanto segue:
RUOLO DEGLI AGENTI ED ASSISTENTI TECNICI – supporto logistico (profilo unico)
RUOLO DEI SOVRINTENDENTI TECNICI
- Telecomunicazioni (oppure Telematica) (profilo unico). In questo settore sarebbero inquadrati:
- i sovrintendenti tecnici che dagli atti risultano impiegati in Uffici Tecnici da almeno 3 anni, (escludendo gli addetti a mansioni amministrative);
- I sovrintendenti tecnici in possesso di corsi d’istruzione professionale attinenti il settore, acquisiti sia all’esterno che all’interno dell’amministrazione;
- Motorizzazione (profilo unico). In questo settore sarebbero inquadrati:
- i sovrintendenti tecnici che dagli atti risultano impiegati in Uffici Tecnici da almeno 3 anni, (escludendo gli addetti a mansioni amministrative);
- I sovrintendenti tecnici in possesso di corsi d’istruzione professionale attinenti il settore, acquisiti sia all’esterno che all’interno dell’amministrazione;
- Scientifica (con eventuali sotto-profili previsti dal riordino);
- Sanitario (con eventuali sotto-profili previsti dal riordino);
- Supporto logistico (profilo unico). In questo settore sarebbero inquadrati:
- i sovrintendenti tecnici impiegati in Uffici Tecnici, con mansioni amministrative di supporto;
- gli ulteriori transiti ex decreto 339/82
RUOLO DEGLI ISPETTORI TECNICI
Si reputa necessario creare corrispondenza con i ruoli immediatamente sottostanti (Sovrintendenti), riservando al ruolo ispettori le competenze superiori attualmente previste
- Telecomunicazioni (oppure Telematica); (come sopra)
- Motorizzazione; (come sopra)
- Scientifica; (come sopra)
- Sanitario; (come sopra)
- Supporto logistico: (come sopra)
tale strutturazione consente di salvaguardare i Tecnici in possesso di effettive capacità professionali, destinando i corsi di formazione, qualificazione ed aggiornamento, al personale già in possesso di comprovata e consolidata esperienza, aumentandone la competenza, a vantaggio dell’amministrazione, che così potrà valorizzare e stimolare professionalità di rilevante contenuto esperienziale, per l’efficace supporto nelle attività della Polizia di Stato.
Per maggiori approfondimenti sulle proposte avanzate da questa O.S. si invitano i lettori a leggere la nota integrale del Segretario Generale, di seguito allegata.
Osservazioni e proposte riordino dei ruoli Polizia di Stato_signed
LA SEGRETERIA NAZIONALE