Buone notizie dalla Commissione Bilancio della Camera dove il Governo nella giornata del 13 dicembre ha presentato un pacchetto di emendamenti in favore delle forze di polizia.
Innanzi tutto il bonus di 80 euro mensile sarà netto per un importo complessivo di 960 euro netti in più all’anno ad esclusione dei ruoli dirigenziali. Il bonus non sarà assegnato (come si temeva) a scalare in base allo scaglione di reddito ma sarà versato parimenti ad ogni dipendente a prescindere dal suo reddito complessivo. Importante sottolineare che l’importo di 960 euro non comporterà un’aumento delle imposte dirette (IRPEF) sulla dichiarazione dei redditi 2016 essendo scorporato dal reddito complessivo. Infine (altra buona notizia ma non per tutti) tutti gli operatori che rientrano nello scaglione di reddito dei 28.000 lordi annui, potranno usufruire di una detrazione di imposta lorda fino 1400 euro circa.
Da precisare poi che il bonus si andrà necessariamente a sommare con gli aumenti (chiaramente insoddisfacenti ma pur sempre aumenti) derivanti dal rinnovo contrattuale per il quale al momento sono stati stanziati solo 74 milioni di euro, per cui l’importo finale netto mensile raggiungerà i 100 euro netti al mese. A nostro avviso si tratta di un aumento di tutto rispetto, se consideriamo gli aumenti che sono stati percepiti fino ad oggi, con i contratti precedenti.
Per un motivo squisitamente contabile, in attesa che l’europa approvi la possibilità di scorporo delle spese sulla sicurezza dal bilancio statale, il bonus è riferito all’anno 2016, ma non c’e’ motivo di dubitare che questo venga reso strutturale per gli anni successivi, esattamente come avvenuto per altri 10 milioni di dipendenti pubblici e privati.
Previsto anche un intervento da 150 milioni per la cyber security finalizzato al “potenziamento degli interventi e delle dotazioni strumentali in materia di protezione cibernetica e di sicurezza informatica nazionali”, e 50 milioni di Euro per la strumentazione.
Orbene questa O.S., pur ritenendo che per le forze di Polizia si possa e si debba fare molto di più, non può non riconoscere lo sforzo fatto per cercare di ristabilire un criterio di priorità del Paese prendendo atto delle criticità in cui versa il sistema sicurezza italiano che và necessariamente migliorato, incrementato sostenuto e alimentato con risorse reali e non con frasi ad effetto o con la propaganda politica degli ultimi anni.
Detto questo dobbiamo però doverosamente fare presente che serve uno sforzo ulteriore per garantire risorse adeguate per l’attuazione della legge delega per il riordino dei ruoli e delle funzioni delle Forze di Polizia approvata con legge 124/2015 (riforma P.A.), riforma essenziale e necessaria per mettere fine ai gravi disallinementi e sperequazioni formatesi negli ultimi 20 anni e che attanagliano il comparto influendo pesantemente sulla qualità dei servizi di polizia e sui compiti istituzionali che le forze di polizia devono garantire.
LA SEGRETERIA NAZIONALE