A seguito delle numerose segnalazioni pervenuteci e dopo attento riscontro questa O.S. ha inviato una nota al capo della Polizia e agli organismi responsabili delle assegnazioni sovrintendenti, per comunicare come ancora una volta la Divisione trasferimenti ha dimostrato di non essere all’altezza della situazione, adottando, contrariamente a quanto previsto e preannunciato, dei criteri completamente diversi da quelli che lei stessa si era imposto, ostentando una gestione arbitraria e personalistica della movimentazione, in violazione dei principi di equità e di imparzialità, principi fondamentali a cui tutte le amministrazioni, e in particolar modo gli uffici che gestiscono le risorse umane, dovrebbero uniformarsi.
Infatti a seguito della pubblicazione in data 22 febbraio 2019 della graduatoria relativa al concorso interno a 3284 posti per l’accesso alla qualifica di vice sovrintendenti – annualità 2013, veniva pubblicata in data 5 marzo la circolare ministeriale nr° 555/RS/01/67/4793 con la quale si comunicava che era stata avviata la procedura per le relative assegnazioni, specificando in particolare, che queste sarebbero state predisposte con i medesimi criteri seguiti per le assegnazioni del 26° corso di formazione per vice sovrintendenti, anche valutando positivamente le situazioni personali rappresentate dai dipendenti connesse ai benefici della Legge 104/92.
Nella fattispecie abbiamo fatto presente alla Direzione Centrale delle Risorse Umane, e in particolare alla Divisione II^ Trasferimenti diretta dalla D.ssa Maria Cristina Longarzia, che alle parole non sono seguiti fatti concreti, ovvero dopo essersi imposta dei criteri di assegnazione, si è smentita nei fatti adottando dei criteri completamente diversi rispetto a quelli che erano stati preannunciati. (Leggi la nota trasmessa al capo della Polizia)
Solo per fare un esempio, nelle assegnazioni del 26° corso per vice sovrintendente il personale in servizio presso i reparti mobili, mantennero i propri uffici permanendo ognuno all’interno del proprio reparto, mentre con queste ultime assegnazioni, tutto il personale in servizio presso i Reparti Mobili è stato assegnato presso le Questure.
Nella circostanza, pur condividendo quest’ultimo criterio ritenendolo senza dubbio più corretto, tenuto conto che la presenza degli Ufficiali di PG nelle Questure è un’ esigenza primaria, rispetto ai reparti mobili, il criterio adottato in precedenza è stato diverso e ciò ha causato delle disparità di trattamento in sede di prima assegnazione. Se tale ultimo principio fosse stato adottato anche in precedenza con i frequentatori del 26° corso questa O.S. non avrebbe avuto nulla da eccepire.
Per fare un altro esempio, nelle assegnazioni dei frequentatori del 26° corso per vice sovrintendente il personale in servizio presso i Compartimenti e le sezioni della Polizia Postale venne assegnato indistintamente presso le Questure, mentre in quest’ultima procedura di assegnazione tutto il personale che era in servizio presso i Compartimenti e sezione della Polizia Postale è rimasto esattamente nello stesso ufficio di specialità dove presta servizio, causando in questo modo nocumento a tutti quei sovrintendenti del 26° corso che prestavano servizio alla Postale e che attualmente hanno in corso una domanda di trasferimento per ritornaci, i quali non potranno ovviamente ottenere soddisfazione per svariati anni, poiché i posti vacanti sono stati saturati dai neo sovrintendenti del 27° corso che sono rimasti in loco.
Anche in quest’ultimo caso, quindi, è stato adottato un criterio scellerato, in piena difformità rispetto al criterio stabilito in precedenza, causando, anche in questo caso, delle evidenti disparità di trattamento tra il personale,
Per non parlare poi di quel personale che nell’ indicazione delle preferenze aveva rappresentato delle particolari esigenze familiari, connesse ai benefici di cui alla Legge 104/92, il quale è stato assegnato addirittura in provincie diverse, come nel caso dell’ Ass. Capo Coordinatore Maurizio D’angeli, con figlia disabile, il quale è stato paracadutato in una provincia distante oltre 50 km dal suo nucleo familiare.
Ci auguriamo che qualcuno voglia verificare la veridicità delle nostre affermazioni e magari prendere anche dei provvedimenti in merito.
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LA SEGRETERIA NAZIONALE