In relazione agli schemi di decreto inerenti le modalità di attuazione dei concorsi interni per titoli e per titoli ed esami per l’accesso al ruolo ispettori e ai relativi criteri di valutazione , questa O.S. ha ritenuto opportuno offrire il proprio contributo con alcune proposte e osservazioni sull’argomento, attraverso una nota del Segretario Generale Roberto Intotero la quale è stata trasmessa al capo della polizia e agli uffici competenti.
Le seguenti osservazioni nascono essenzialmente dal presupposto che la spinta motivazionale dei singoli dipendenti costituisce un aspetto imprescindibile, ovvero è la leva fondamentale su cui puntare per rendere maggiormente efficiente e competitiva la nostra amministrazione. Ed è per questo che le modalità concorsuali e la valutazione di titoli devono mirare il più possibile alla valorizzazione del merito e della professionalità dei singoli operatori di polizia, tenendo conto certamente delle qualifiche apicali e dell’anzianità di servizio, ma in un’ottica di sana equa e leale competizione, quale principio fondamentale e determinante per la crescita dell’Istituzione e del suo prestigio nazionale e internazionale.
In line generale si è fatto osservare che la previsione di una Commissione esaminatrice che venga impiegata esclusivamente per i lavori della Commissione medesima per tutti i 7 (sette) concorsi interni per titoli e per titoli ed esami è una scelta poco lungimirante che stride con il principio di imparzialità e buon andamento, ed è potenzialmente in grado di generare, nel notevole lasso di tempo in cui questa dovrebbe rimanere in carica, potenziali situazioni di conflitto di interessi o comunque potenziali situazioni in grado di minare la regolarità dei concorsi, motivo per cui si ritiene opportuno, per non dire necessario, che i membri delle commissioni esaminatrici, a cominciare dal presidente, vengano sostituiti annualmente o comunque al termine dei concorsi annuali previsti quell’anno specifico, dalle disposizioni transitorie.
Riguardo invece i criteri di valutazione dei titoli dei concorsi interni per titoli e per titoli ed esami relativi all’accesso al ruolo degli ispettori, tenendo conto delle premesse fatte poc’anzi, è stato proposto di rideterminare i punteggi e le categorie di titoli come segue:
- Introduzione del titolo di studio come categoria valutabile per entrambe le tipologie di concorsi (per titoli e per titoli ed esami) anche in ragione del fatto che già i concorsi straordinari per l’accesso al ruolo sovrintendenti (ruolo inferiore a quello di cui si tratta) prevedono l’attribuzione di un punteggio fino a 8 punti da assegnare in misura progressiva ai possessori di titoli di studio a cominciare dal diploma fino alle specializzazioni post laurea. Da tenere presente che le nuove disposizioni hanno elevato e valorizzato la portata del titolo di studio, prevedendo il diploma di scuola media superiore quale requisito minimo per l’accesso alle carriere inziali della polizia di stato, avvalorando il principio, ormai sancito da tutte le amministrazioni dello stato, secondo cui il titolo di studio è bagaglio professionale importante che pertanto deve essere adeguatamente valutato anche in luogo dei concorsi interni. Per tali ragioni si ritiene opportuno assegnare anche nell’ambito dei predetti concorsi un analogo punteggio fino a 8 punti, punteggio che le commissioni potranno poi diversificare, premiando maggiormente i titoli accademici affini al settore giuridico ed informatico.
- Drastica riduzione del punteggio relativo ai rapporti informativi portandolo fino a 5 punti (attualmente fissato a 12 punti);
- Riduzione del punteggio relativo all’anzianità complessiva di servizio, portandola fino a 8 punti (attualmente fissato a 10 punti);
- Incremento del punteggio relativo alla “qualità delle mansioni svolte” portandolo fino a 10 punti (attualmente fissato a 8 punti);
- Innalzamento del punteggio relativo ai corsi di specializzazione frequentati e superati, portandolo fino a 8 punti (attualmente fissato a 4 punti); A tal riguardo si fa notare che l’idea di ridurre il punteggio massimo relativo al predetto criterio, così come sembra essere intenzionata la S.V. sarebbe un operazione insensata e in controtendenza rispetto al principio della valorizzazione del merito e della professionalità, stante che i titoli di questa categoria iscritti a matricola costituiscono specializzazioni che l’amministrazione aveva l’espressa esigenza di acquisire, facendone richiesta specifica, sicchè sminuire (anziche valorizzare) questa categoria di titoli, a nostro parere, risulta illogico, irrazionale e senza dubbio poco meritocratico, con potenziali effetti nefasti sotto l’aspetto motivazionale dei dipendenti per cui si chiede un attenta valutazione sulla questione.
- Riduzione del punteggio relativo agli “speciali riconoscimenti”, portandolo fino a 3 punti. (attualmente fissato a 6 punti);
- Analogamente a quanto previsto per i concorsi interni straordinari relativi all’accesso al ruolo sovrintendenti, introduzione di un punteggio di 5 punti per il personale che ha superato prove selettive in precedenti analoghi concorsi (vice sovrintendente – vice ispettore – commissario) nonché ai vincitori di analoghi concorsi che non abbiano partecipato al corso di formazione o si siano dimessi durante la frequenza del corso.
- Abolizione delle seguenti categorie di titoli:
- incarichi e servizi speciali conferiti con specifico provvedimento dell’amministrazione, che comportino un rilevante aggravio di lavoro e presuppongano una particolare competenza professionale;
- lavori originali elaborati per il servizio che il candidato ha svolto nell’esercizio delle proprie attribuzioni o per speciale incarico conferitogli dall’amministrazione di appartenenza o da quella presso cui presta servizio e che vertono su problemi giuridici, amministrativi o tecnici o su questioni di particolare rilievo attinenti ai servizi dell’amministrazione;
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LA SEGRETERIA NAZIONALE