Nell’ambito delle attività, svolte da un gruppo di lavoro interdirezionale, finalizzate all’individuazione di idonei strumenti da impiegare nello svolgimento di compiti istituzionali previsti dall’art 24 della legge n. 121/1981, anche nei casi in cui si imponga l’uso della forza per dare attuazione a doveri istituzionali, è stata valutata la possibilità di avvalersi di un dispositivo, denominato “fascia in velcro multiuso”(fascia), che può trovare effettivo impiego nei servizi di controllo del territorio e di rimpatrio.
La fascia in velcro si pone come strumento di coercizione alternativo o ausiliario alle manette di sicurezza e viene inserita tra l’equipaggiamento del personale della Polizia di Stato, al momento in via sperimentale, per assolvere a funzioni di contenimento oppure per esigenze di soccorso pubblico.
Con riferimento alla funzione di contenimento, la fascia in velcro, analogamente alle manette è un mezzo di coazione fisica che può essere utilizzato, ai sensi dell’art. 53 c.p., con il limite implicito del rispetto dei presupposti della necessità di adempiere ai doveri funzionali e della proporzionalità dell’intervento coattivo.
La fase di sperimentazione interesserà il personale in forza all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e il personale dell’Ufficio Immigrazione delle Questure di Milano, Roma e Torino, nonché degli Uffici della Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino (RM), di Linate (MI) e Malpensa (VA).
La sperimentazione interessa anche le Questure di Ferrara e Napoli ove è limitata ai servizi svolti dal personale dipendente del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
La sperimentazione sarà effettuata dagli Uffici sopra specificati ed avrà inizio il 25 gennaio 2016 per la durata di mesi 6.
Circolare fasce in velcro. Allegato1
Circolare fasce in velcro. Allegato 2
LA SEGRETERIA NAZIONALE