Dopo le acclamazioni e gli squilli di tromba che sono susseguiti alla notizia dello sblocco anticipato del tetto e dei meccanismi stipendiali (vedremo in che misura) ecco che tutti i sindacati di Polizia sono nuovamente sul piede di guerra, ma non perchè la legge di stabilità preannuncia un vero e proprio “bagno di sangue” per nostra categoria, ma bensì perchè le OO.SS. sono state colpite nel loro punto debole, ovvero nei loro diretti interessi.
Si perchè il governo, nella nuova stesura della legge di Stabilità, ha deciso di introdurre una norma che riduce del 50 % i distacchi ed i permessi sindacali dei sindacati di polizia. Il comma 15 del testo della legge, infatti, prevede l’abrogazione dell’art. 7 comma 1 bis del D.L. 90/2014 che esonerava i sindacati del comparto sicurezza dalla drastica riduzione dei benefit, nonostante la mannaia si fosse comunque abbattuta ferocemente tutte le organizzazioni sindacali di categoria interessando tutti i comparti, ad eccezione appunto del Comparto sicurezza. Oggi la mannaia torna ad interessare anche i sindacati del nostro comparto.
Noi riteniamo, al contrario, che la riduzione dei permessi sia una misura corretta, (visti gli usi che se ne fanno) sia per un discorso di equità nei confronti di tutte le altre associazioni sindacali interessate che hanno già subito i tagli, e sia perchè la riduzione dei permessi potrebbe in qualche modo ridurre il “GAP” e le disparità nei confronti di quei sindacati che non vogliono assoggettarsi al sistema, come il NSP che è attualmente l’unico esempio di sindacato minoritario che svolge attività sindacale piena senza usufruire di un solo permesso sindacale all’anno, riuscendo comunque a svolgere dignitosamente, anche se con molte difficoltà, il proprio lavoro.
Infatti, gli altri sindacati minoritari, sono tutti federati o affiliati alle sigle maggioritarie proprio al fine di ottenere i permessi sindacali. Tra l’altro, i loro iscritti rientrano nei numeri dei maggioritari che li rappresentano a tutti gli effetti a livello nazionale. Pertanto, sigle come SPIR, SCUDO, ADP, ULPS, SED etc.., seppure a livello locale possono rivendicare la propria autonomia, a livello nazionale, è bene ribadirlo, non contano assolutamente nulla e devono sottostare alla politica sindacale del maggioritario che li assorbe. Ed è purtroppo in quei tavoli che si gioca la partita più grossa e più importante..!!!
Invitiamo dunque questi piccoli sindacati a svegliarsi, a mettere da parte i propri interessi, e comprendere la necessità inderogabile di un cambiamento profondo della compagine sindacale, introducendo una classe sindacale giovane, fatta di gente seria, responsabile, competente, possibilmente tutta ricompresa nel ruolo base (dirigenti sindacali in prevalenza del ruolo agenti/assistenti) che abbia realmente al cuore l’interesse collettivo generale di tutta la categoria, e che metta al primo posto e al centro di ogni trattativa le problematiche, gli interessi e le aspettative degli agenti assistenti, unico ruolo ad essere stato negli ultimi 20 anni gravemente vessato, penalizzato, ingannato, nonchè castigato ingiustamente all’interno della categoria senza alcuna possibilità di valorizzarsi e di poter ambire ad una posizione più favorevole.
Il Nuovo Sindacato di Polizia è nato per questo e continuerà a combattere per ottenere giustizia per la base e ristabilire equità tra i ruoli, in piena trasparenza, consapevole di stare dalla parte giusta..!!!
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LA SEGRETERIA NAZIONALE
One Comment
Flavio prina
Finalmente un taglio a queste concessioni veramente di manica larghissima.. qualche giorno di permesso sindacale ci sta ma troppi no..ogni cosa ha un limite.