La Direzione centrale per le Specialità ha inviato la bozza relativa al rinnovo della convenzione sottoscritta nel 2016 tra TRENORD S.r.l. – società di trasporto pubblico ferroviario operante nella Regione Lombardia – e il Dipartimento della pubblica sicurezza, finalizzata a incrementare la sicurezza del trasporto pubblico ferroviario mediante la corresponsione di un’indennità al personale della Polizia Ferroviaria che svolge servizi di vigilanza a bordo treno, la quale è scaduta lo scorso novembre, pur continuando a produrre i suoi effetti in virtù di un’apposita clausola di salvaguardia.
La trattativa con l’impresa ferroviaria si è resa difficoltosa a causa di alcuni episodi incresciuosi accaduti nel quadriennio 2016/2020 che rendevano la TRENORD Srl restia al rinnovo della convenzione.
Una convenzione che però a nostro parere è fondamentale rinnovare, non soltanto per l’impatto sotto il profilo della sicurezza di tutti i cittadini, ma sopratutto nell’interesse degli operatori della Polfer i quali ricevono rilevanti benefici economici a fronte dei servizi resi.
La misura dell’indennità infatti è così rideterminata:
- indennità diurna, per servizi effettuati dalle ore 09.00 alle ore 18,00, pari a € 3,50 l’ora ;
- indennità notturna, per i servizi effettuati dalle ore 18.00 alle ore 09.00, pari a € 6,00 l’ora.
Le polemiche sono scaturite in seguito alla pretesa, ragionevole e legittima, dell’impresa ferroviaria, dell’identificazione certa dei dipendenti all’uopo impegnati nei servizi di scorta, al fine di poter prevenire eventuali disservizi che pure i questi anni si sono verificati, senza per questo dover rivelare i dati personali identificativi di ogni operatore di polizia.
Ed è proprio per cercare di contemperare le esigenze dell’azienda ferroviaria con gli interessi del personale della Polizia di Stato (POLFER) che si è finalmente giunti ad un testo condiviso, pressochè invariato, con delle piccole modifiche finalizzate a rendere più preciso e chiaro il contenuto pattizio.
Nella sostanza la modifica più importante prevede che “Il personale della Polizia Ferroviaria prima di intraprendere il servizio di vigilanza è tenuto a informare il capotreno della propria presenza a bordo e a comunicare il proprio Perld e il numero del telefono cellulare fornito da Trenord per essere costantemente contattabile.” (in precedenza era tenuto solo a comunicare il numero di telefono)
La società ferroviaria, pertanto, non avrà i dati personali dei singoli operatori (quali nome, cognome, data e luogo di nascita e/o altro), ma deterra unicamente i codici PERID, i quali, presi singolarmente, e sopratutto senza gli ulteriori dati associati, si rivela un dato insignificante e non sufficiente per identificare compiutamente gli operatori. L’identificazione potrà essere possibile solo dall’amministrazione che possiede tutti i dati associati ai codici PERID. Un compromesso che questa O.S. ritiene più che soddisfacente.
L’impianto di base è stato dunque lasciato inalterato, specialmente per quanto concerne l’aspetto delle indennità da corrispondere al personale della Polizia Ferroviaria.
Pubblichiamo quindi la bozza della Convenzione che in assenza di ulteriori rilievi, da parte dell’azienda sarà approvata nei prossimi giorni.
LA SEGRETERIA NAZIONALE