Pubblichiamo la nota del segretario generale Roberto Intotero con la quale questa O.S. ha chiesto un’ interessamento immediato al fine di risolvere le problematiche legate alla denegata valutazione dei titoli di cultura nei concorsi interni, per titoli ed esami ,per l’accesso alla qualifica di vice ispettore.
Tale problematica scaturisce dal fatto che con Bollettino Ufficiale del personale del Ministero dell’Interno – supplemento straordinario n. 1/13-bis del 28 marzo 2019 avveniva la “RETTIFICA DEL DECRETO DEL CAPO DELLA POLIZIA-DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA DEL 20 SETTEMBRE 2017 RECANTE “MODALITÀ ATTUATI VE PER L’ACCESSO ALLA QUALIFICA INIZIALE DEL RUOLO DEGLI ISPETTORI DELLA POLIZIA DI STATO MEDIANTE CONCORSI INTERNI AI SENSI DELL’ARTICOLO 2, COMMA 1,LETTERE C) E D) DEL DECRETO LEGISLATIVO 29 MAGGIO 2017, N. 95′”‘.
Con questa variazione, si è ritenuto rettificare il testo dell’articolo 9, comma 2, del predetto decreto, in modo che, relativamente ad una determinata tipologia di concorso, la valutazione dei titoli potesse riguardare soltanto quelli di servizio, secondo quelle che erano le previsioni del combinato disposto dell’articolo 2, comma 1, lettera e), n. 2) del decreto legislativo n, 95 del 2017 e dell’articolo 27 comma I lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982.
Questo perché in effetti, all’epoca dei fatti, la predetta normativa di riferimento specificava con precisione che tali tipologie di concorsi interni dovesse avvenire “per titoli di servizio ed esami.
Ma l’accezione normativa “titoli di servizio” veniva però espunta in seguito all’approvazione dei correttivi al riordino intervenuti con D.Lgs. nr°172/2019 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nr. 29 del 5 febbraio 2020, ragione per cui non vi è più motivo alcuno di inibire la valutazione dei titoli di cultura per questa tipologia di concorso.
Essendo ormai quindi, completamente scemati i presupposti per i quali si era resa necessaria la modifica dei criteri di valutazione di codesta tipologia di concorsi, si ritiene quanto mai doveroso da un punto di vista etico, ma anche opportuno da un punto di vista logico consequenziale, procedere alla revisione del decreto, con ripristino immediato dell’art. 9 comma 2, secondo la formula precedente, in modo tale da poter reintrodurre i titoli di cultura tra le categorie di titoli valutabili anche in questa particolare tipologia di concorso interno.
Conseguentemente abbiamo chiesto di procedere alla modifica del bando di concorso interno per 1.141 posti da vice ispettore, appena pubblicato, il quale non prevede i titoli di cultura tra le categorie di titoli ammessi a valutazione. Ciò sarebbe fattibile con procedura di sospensione in autotutela, essendo ancora nella fase embrionale della procedura concorsuale. Ciò sarebbe fattibile con procedura di sospensione in autotutela, essendo ancora nella fase embrionale della procedura concorsuale.
Abbiamo inoltre chiesto di fare una riflessione sulla questione relativa agli idonei del concorso interno a 501 posti da vice ispettore. Si ricorda che a fronte di una graduatoria complessiva di 1027 idonei ne sono stati già inviati al corso 881 e ne rimangono soltanto 146 (forse meno).
Nel frattempo è intervenuta la sentenza nr° 06850 del 22 giugno 2020 che ha ritenuto fondata la censura dell’eccesso di potere dell’Amministrazione, la quale ha modificato il bando di concorso mentre la procedura di valutazione era in fase di svolgimento, eliminando i titoli di cultura, determinando una valutazione dei titoli in senso difforme da quanto stabilito dal bando e causando, di fatto, uno stravolgimento dei punteggi e della graduatoria finale. La stessa amministrazione veniva altresì condannata a rifondere le spese processuali. Per questo motivo si ritiene doveroso che quest’amministrazione proceda all’immediato assorbimento di questi idonei, poiché la graduatoria risulta ormai falsata e tra gli idonei rimasti fuori ve ne sono molti che sono in possesso di lauree, master, specializzazioni universitarie varie, nonchè dottorati di ricerca.
Analoga situazione per i candidati del concorso interno a 263 posti da vice ispettore per il quale il bando ha previsto la valutazione dei titoli di cultura, ma questi non figurano nel verbale dei criteri di valutazione redatto dalla commissione esaminatrice del concorso, pubblicato sul bollettino ufficiale del 7 novembre 2019 – supplemento straordinario 1/53 bis, quando però le schede dei candidati sono già state validate con i titoli di cultura. Una situazione imbarazzante che francamente non fa onore a questa amministrazione.
LEGGI LA NOTA DEL SEGRETARIO GENERALE
concorsi interni vice ispettori – titoli di cultura – problematiche
LA SEGRETERIA NAZIONALE