Oggi raccontiamo la storia di un assistente capo della polizia, in servizio a Roma, con un ottima conoscenza della lingua inglese che quattro anni fà richiede di essere trasferito alla Direzione Centrale della Polizia delle Frontiere e per questo sostiene anche vari colloqui per testare la effettiva idoneità ad un ufficio dove la lingua inglese sembra che sia fondamentale secondo l’amministrazione.
Finalmente c’e’ una nuova procedura per i trasferimenti con il “Portale mobilita” per una migliore trasparenza, dove si può vedere la propria posizione, e il poliziotto si trova tra le prime posizioni, per cui è molto fiducioso.
Escono i tanto aspettati movimenti di aprile 2018, ma purtroppo non è tra i fortunati…!!
Nella sede da lui richiesta sono stati trasferiti solo 2 colleghi tra cui una poliziotta nata il 10.12.1992, la quale dalla Questura di Milano viene trasferita direttamente alla direzione centrale Polizia delle Frontiere.
Sembra che non ci sia nulla di strano ma a dire il vero un dubbio ci assale:…se questa poliziotta è nata nel dicembre 1992, oggi quanti anni di servizio può avere?? ..tenendo conto che almeno 18 anni per entrare in polizia sono necessari la poliziotta al massimo può avere 7 anni di servizio..!! e come può un agente con 7 anni di servizio scavalcare la graduatoria e passare avanti rispetto ad un’Assistente Capo che è entrato in polizia nel 1998 (quindi con 20 anni di servizio) e con piu’ di 16 anni di sede nella Questura di roma..??? domande a cui risulta molto difficile dare una risposta…!!
E pensare che colui che risultava primo in graduatoria per quella stesso ufficio sappiamo che ha maturato 30 anni di servizio, ma anche lui unitamente all’altro sfortunato Ass. Capo si è trovato superato per inspiegabili motivi da un agente con soli 7 anni di servizio.
Sarà sicuramente un caso che la predetta dipendente risulti la nipote dell’ autista di un prefetto in servizio al Polo Tuscolano, fatto sta che anche secondo i nuovi criteri stabiliti dalla circolare 333-D/121.M.4/2017 del 15 gennaio 2018, il trasferimento di questo agente di polizia così giovane risulta oggettivamente irragionevole perchè numeri alla mano, non poteva avere titolo per essere trasferita, dal momento che l’anzianità di sede e l’anzianità di ruolo sono tutt’ora elementi fondamentali per poter aspirare a determinati uffici.
Lasciamo quindi che i nostri lettori si facciano ognuno la propria opinione su questa strana movimentazione operata dalla II^ Divisione trasferimenti diretta dalla D.ssa Maria Cristina Longarzia nei confronti della quale abbiamo una aperto una vertenza per gravi episodi discriminatori e disparità di trattamento avvenute tra il personale del ruolo agenti assistenti, i cui episodi più eclatanti saranno denunciati pubblicamente su questo sito nelle prossime settimane.
LA SEGRETERIA NAZIONALE
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