Come noto il NSP sta lottando da anni per una polizia più trasparente, richiedendo a gran voce la pubblicazione integrale delle graduatorie dei trasferimenti, nella consapevolezza che questo sia l’unico modo per eliminare, o quanto meno ridurre drasticamente, l’indiscriminata e personificata gestione della movimentazione interna alla quale stiamo assistendo da anni.
Ciò premesso, da circa quattro anni riceviamo numerose segnalazioni scritte, tutte mirate a dimostrare un’anomala e alquanto discutibile gestione della II^ Divisione trasferimenti che da circa 5 anni è presieduta dal 1° dirigente D.ssa Maria Cristina Longarzia.
Un quinquennio sancito da movimentazioni indiscriminate e personificate, nonchè dalla totale assenza di trasparenza e dalla totale assenza di criteri oggettivi che mirino a non creare discriminazioni e disparità tra il personale che puntualmente ogni anno si sono verificate.
Neanche l’avvento del Portale mobilità (gennaio 2018) con la nuova procedura online è servita a mettere fine alle disparità e agli scavalcamenti ingiustificati che spudoratamente si sono verificati anche in questa circostanza, nonostante la nuova procedura online renda più facilmente verificabili le operazioni scorrette e illegittime, in quanto ogni dipendente ora può conoscere la propria posizione in graduatoria per ogni ufficio richiesto, ma nemmeno questo è bastato a ridimensionare il fenomeno, a dimostrazione che l’anomalo modus operandi instaurato in questo ufficio è talmente radicato, che non si ferma nemmeno di fronte alla concreta possibilità di essere scoperti.
A ciò si aggiunga che da fonti attendibili, ci risulta che la dirigente in questione avrebbe rapporti di stretta parentela con un dirigente sindacale di un noto sindacato di Polizia.
Nondimeno abbiamo dovuto constatare, con altrettanta amarezza, il perseverare di noti malcostumi all’interno della predetta divisione quali, ad esempio, le file di sindacalisti che con cadenza ormai pressoché quotidiana stazionano di fronte l’ufficio del Dirigente sopra indicato, in attesa di essere ricevuti per fare le più svariate richieste e osservazioni. Tutto ciò fa nascere il concreto sospetto che il predetto dirigente sia oggetto di continue pressioni sindacali che contribuiscono fortemente a minare la corretta gestione e l’imparzialità di questo importante e delicatissimo ufficio ministeriale.
Per tutti questi motivi, alla luce della grave situazione di incompatibilità, questa O.S. ritiene sussistano sufficienti motivi per la rimozione immediata del predetto dirigente, anche in considerazione del rispetto del principio di alternanza a cui determinati uffici, in virtù della loro delicatezza e rilevanza, devono essere necessariamente assoggettati per poter garantire imparzialità e buon andamento.
A breve quindi questa O.S. trasmetterà una nota circostanziata al Capo della Polizia corredata dai principali casi di discriminazione, mirata alla rimozione dall’incarico del predetto dirigente dalla Divisione Trasferimenti.
NSP al servizio degli operatori di Polizia.
LA SEGRETERIA NAZIONALE