Come noto l’accertamento del Comitato di Verifica delle Cause di Servizio è organo unico, definitivo e vincolante in tema di riconoscimenti di cause di servizio. In altre parole, se il Comitato non riconosce la dipendenza dell’infermità o lesione dai fatti di servizio, l’interessato si vedrà negare non solo l’equo indennizzo, ma anche la pensione privilegiata e ogni altro beneficio connesso.
Orbene contro il decreto negativo sulla dipendenza da causa di servizio, finora si poteva ricorrere soltanto al TAR o proporre Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla notifica del provvedimento negativo. Questi però non potevano e ancora non possono contestare il parere tecnico scientifico del Comitato di Verifica se non per manifesta infondatezza, incoerenza o travisamento dei fatti, egli valutano soltanto la legittimità degli atti. In questi casi annullando i decreti, il TAR poteva imporre all’Amministrazione di acquisire nuovi pareri del Comitato di Verifica, che verosimilmente, come il più delle volte accade, sono rieseguiti dal medesimo ente con esisti ancora una volta negativi, con gli interessati costretti a valutare l’opportunità di un contenzioso senza fine, ma certamente dispendioso sia intermini di tempo che economicamente.
Oggi, invece, la sentenza n.120/2015 della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale d’Appello per la Regione Sicilia, per le cause di servizio ha risaldato l’assunto secondo cui la Corte dei Conti è ritenuta competente anche per il personale in attività.
Contro il decreto negativo, il personale tuttora in servizio, potrà ricorrere alla Corte dei Conti per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio quale presupposto della futura pensione privilegiata, laddove a differenza di prima la Corte dei Conti ha la facoltà di riesaminare i fatti di servizio, le condizioni ambientali e la causa delle infermità, avvalendosi inoltre, di una nuova consulenza tecnica, acquisendo perizie medico – legali prodotte dagli interessati, pronunciandosi sulla causa di servizio, annullando e sostituendo definitivamente il decreto negativo con una propria decisione che l’Amministrazione ha l’obbligo di eseguire.
Con questa nuova condizione, le perizie medico – legali avranno la propria efficacia al fine di contrastare le solite e rituali risposte del Comitato di Verifica.
Per rendere ammissibile il ricorso alla Corte dei Conti, è consigliabile:
- formulare la domanda di dipendenza da causa di servizio, o integrare quella già inviata, con l’espressa richiesta del provvedimento sulla dipendenza anche quale presupposto del diritto a pensione privilegiata;
- in caso di decreto negativo di dipendenza già ricevuto, inoltrare altra domanda all’Amministrazione d’appartenenza, chiedendo specificamente l’estensione della pronuncia sulla dipendenza quale presupposto del diritto a pensione privilegiata.
sentenza Corte dei Conti_n._120-a-2015
LA SEGRETERIA NAZIONALE